L’abito da sposa ha le sue origini nell’antica Grecia dove le future mogli indossavano la tunica abituale adornata però da cordoni
Nell'antica Roma nel giorno del matrimonio la casa veniva addobbata con corone di fiori, di mirto e di alloro e le spose indossavano una tunica di colore bianco, stretta in vita da una cintura i cui capi erano annodati in modo particolare perché pensavano contrastasse il malocchio.
Nel Medioevo invece il vestito da sposa era rosso, simboleggiava amore ardente, e cucito con stoffe preziose come velluti, broccati e damaschi.
Il primo vero abito da sposa bianco è quello con cui, nel 1840, la regina Vittoria percorse la navata verso il suo futuro consorte, il principe Alberto. Al posto della tipica versione color argento, la giovane sovrana sfoggiò un abito ricamato in bianco con fiori d’arancio,l’abito era composto da un corpetto aderente e un’ampia gonna con un lunghissimo strascico.
Il galateo dice che tutti gli invitati sono tenuti ed evitare il colore bianco per il loro abbigliamento, così come sarebbe, per tradizione, da evitare il nero, anche se oggi quest'ultimo colore è molto usato.
Il gilet è consigliato con l’abito tradizionale sempre per distinguersi dagli invitati.
Lo stesso dovrebbero fare i padri, i fratelli e i testimoni. Il fiore andrebbe poi tolto al termine della cerimonia,
Le scarpe lucide sono da abbinare a un abito serale e quelle opache sono più adatte al pomeriggio.
Il galateo le impone rigorosamente stringate.